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L’intervista alla dott.ssa Francesca Nardi, psicologa e psicoterapeuta di Colle Cesarano che riporta l’esperienza del centro di cura in aiuto alle donne vittime di abusi

Parole, emozioni, racconti di donne ragazze, madri, donne che urlano nel silenzio del loro dolore, nel silenzio che uccide la dignità.
Donne che sono riuscite a scappare da una relazione che le stava uccidendo, perché quando riescono a chiedere aiuto sono consapevoli che non si può morire per amore.
“Nel nostro lavoro a Colle Cesarano ci troviamo spesso davanti a queste situazioni: il contrasto alla violenza di genere non deve essere trascurato e sacrificato – racconta la dottoressa Francesca Nardi, psicologa e psicoterapeuta di Colle Cesarano –
Le possibili conseguenze sulla salute delle donne si manifestano anche a livello psicologico e comportamentale: abuso di alcool, droghe, depressione e ansia disturbo alimentare e del sonno, ma anche sensi di colpa, vergogna, attacchi di panico, disturbo post traumatico da stress e comportamenti suicidi e autolesionisti – spiega la psicologa–.
I fattori di rischio relativi alla intimate partner violence (ipv) si trovano nell’individuo, nella socializzazione, in famiglia e nell’accettazione passiva dell’uso di violenza. Tra le tante cause ci sono sentimenti di inadeguatezza degli uomini rispetto al modello culturale di mascolinità dominante.
A livello psicologico, il maltrattate è spesso identificato come un narcisista maligno, ovvero una persona che ha tratti di un disturbo di personalità e che spesso instaura con la vittima una dipendenza affettiva” – aggiunge la Nardi.
Noi a Colle Cesarano ci impegniamo affinché queste donne possano rielaborare i loro traumi dovuti a relazioni affettive dannose.
La pandemia ha contribuito ulteriormente all’isolamento della donna e alla sua difficoltà ad attivare una rete di supporto.
Nella lotta contro l’attuale pandemia la sicurezza delle donne deve essere al centro di tutte le politiche e di tutte le misure.
La violenza di genere è una violazione dei diritti umani” conclude l’esperta.

In questi giorni ha preso il via la campagna di vaccinazione anti-Covid per gli ospiti e per gli operatori di Colle Cesarano.
Giornate emozionanti, intense e ricche di speranza soprattutto per i nostri pazienti che sono stati preparati a questa scelta libera e consapevole, attraverso incontri di piscoeducazione.

Un grande passo in avanti alla lotta contro il virus che dona coraggio e motivazione a persone, come i nostri ospiti, che sono afflitte da patologie mentale e che durante la pandemia sono state una delle categorie che ha sofferto maggiormente.

⚠️A causa dell’emergenza COVID-19 ancora in corso e per rispettare divieto di assembramento, il Convegno “CLINICAL RISK MANAGEMENT IN PSICHIATRIA” previsto per il 5 giugno prossimo, è rinviato a data da destinarsi.
Vi terremo aggiornati sulle tempistiche.
👉Per chi avesse già confermato la propria adesione scrivere a segreteria@collecesarano.com oppure a ecm@centroeuropeo.i

Una delle sfide del reinserimento sociale e lavorativo dei nostri ospiti è legata alla capacità di affrontare e gestire le realtà e i rapporti interpersonali che si presentano in un contesto sociale.
E quindi la capacità di comunicare in maniera efficace con gli altri, per riuscire a integrarsi in maniera positiva e propositiva.
Il LABORATORIO DI COMUNICAZIONE- proposto agli ospiti della Srtre di Colle Cesarano- ha l’obiettivo di favorire la conoscenza, la comprensione e la capacità di comunicare con gli altri.
Durante gli incontri settimanali, agli ospiti vengono proposte attività che li aiutano a capire:
– quali sono i vari tipi di comunicazione
– come ascoltare gli altri
– come fare richieste in modo costruttivo
– come esprimere emozioni positive e negative
– come intraprendere una conversazione di varia natura, anche in ambito lavorativo
– come gestire i conflitti

Il progetto “Passo a due” seguito dagli ospiti di Colle Cesarano nasce dall’idea di proporre un percorso riabilitativo in coppia, che – come il resto delle attività – viene svolto nel rispetto delle norme di prevenzione dal contagio.
L’intento è quello che gli ospiti possano riuscire a “mostrarsi” l’uno all’altro, a creare confronto, fiducia tra loro, ma soprattutto a condividere emozioni, pensieri, e idee, riscoprendone il piacere e i benefici, nonostante le difficoltà che possono trovare.
Durante gli incontri settimanali, le coppie sono chiamate a scegliere di volta, in volta qualcosa che simbolicamente le rappresenti: un personaggio storico, una canzone, un quadro…
Questo tipo di ricerca stimola non solo la creatività ma una condivisione di idee e pensieri ed un confronto necessario a portare a termine il quanto richiesto.
Al termine del lavoro di coppia, tutti gli ospiti si confrontano tra loro e con gli operatori sui vissuti e le motivazioni che hanno portato alle scelte fatte.

 

 

#IORESTOACOLLE – TU RESTA A CASA!

L’appello dell’equipe sanitaria di Colle Cesarano:

“Medici, infermieri, psicologi, psichiatri, terapisti, operatori socio sanitari ….
Siamo donne e uomini che si prendono cura ogni giorno, qui a Colle Cesarano, di persone che lottano con gravi problemi di salute mentale: psicosi, schizofrenia, dipendenze da droghe, alcol o gioco…
I nostri pazienti sono persone fragili, soprattutto in questo periodo emotivamente difficile, durante il quale non possono avere neanche il conforto dei familiari.
Noi rimaniamo in prima linea per aiutarli nel loro cammino di riabilitazione.

Rimaniamo operativi a Colle Cesarano, nonostante i rischi e le preoccupazioni.
Resistiamo e non ci arrendiamo perché aiutare chi soffre fa parte del nostro lavoro.

Ma tu che puoi…. Resta a casa!
Per il bene di tutti.”

Nella situazione di emergenza che tutta Italia sta vivendo, anche a Colle Cesarano abbiamo riorganizzato le regole di vita quotidiana nella Struttura per ospiti, familiari e operatori.
Sappiamo tutti che è un momento difficile e delicato e contiamo sulla preziosa collaborazione di tutti per rispettare le indicazioni date dalla Struttura, in osservanza del Decreto Ministeriale dell’ 8 marzo.
La limitazione che forse più di tutte è difficile da affrontare è che i nostri pazienti, in questo periodo, non potranno ricevere le visite dei familiari…
I nostri operatori si prenderanno, come sempre cura di loro, con la dedizione e la professionalità che li
contraddistinguono e troveranno il modo di farli sentire ancora di più accolti, di confortarli nei momenti di difficoltà e di essere per loro un supporto morale e umano.
In questa infografica abbiamo riassunto i principali punti delle norme che invitiamo tutti ad osservare.
A tutto il personale, agli ospiti e ai loro familiari è stato comunicato il protocollo con tutte le disposizioni adottate da Colle Cesarano, che è scaricabile anche dal nostro sito internet www.collecesarano.it

Grazie a tutti per la collaborazione!

Il 5 giugno prossimo è in programma a Colle Cesarano l’evento  “Clinical Risk Management in psichiatria”

Numerosi e autorevoli i relatori presenti. Ecco la locandina scaricabile del programma. Per info e iscrizioni: tel 0774 50011

segreteria@collecesarano.com

In questi giorni si è concluso il progetto EMOZIONI IN FOTO dedicato ai nostri ospiti della SRTRe.

Un coinvolgente percorso esperienziale, durato diversi mesi, che ha visto impegnati gli ospiti con le varie espressioni della fotografia.
Un percorso “intorno a sé”, potremmo definirlo, che ha permesso ai nostri ospiti di intraprendere un intimo cammino di incontro con se stessi; di entrare in contatto diverso con l’ ambiente e con le altre persone, condividendo emozioni personali.
Si sono adoperati, lavorando insieme, per creare il loro personale book fotografico ed hanno allestito una piccola mostra all’interno della loro comunità per condividere anche con tutti gli altri la bellezza dell’esperienza vissuta.

Il 5 giugno prossimo è in programma a Colle Cesarano l’evento, dal richiamo nazionale,Clinical Risk Management in psichiatria”

Ecco l’#abstract del convegno
A breve anche il programma completo e i relatori.

“Il clinical Risk Management è una fondamentale dimensione del Governo Clinico che produce un aumento della sicurezza dei pazienti e degli operatori (Safety Growth). Ogni organizzazione che applica una corretta gestione di tale determinante può misurare quanto ha concretamente inciso sulla diminuzione dei rischi che caratterizzano ogni organizzazione sanitaria.

Il Clinical Risk Management anche in ambito Psichiatrico rappresenta una componente gestionale imprescindibile che, in considerazione dei rischi specifici che tale setting assistenziale pone, si carica di “benefiche” potenzialità sul sistema. Sono molti gli eventi che hanno una significativa capacità di produrre danni in una dimensione di cura psichiatrica: complicanze di una non adeguata gestione farmacologica, emergenze che necessitano di trattamento coattivo, comportamenti aggressivi dei pazienti auto o etero diretti. Un insieme complesso di variabili che testimoniano un’ intrinseca maggior difficoltà del sistema non facilmente inquadrabile in una prospettiva standardizzata di gestione del rischio. Perseguire, dunque, strategie di riduzione, contenimento e gestione degli eventi potenzialmente dannosi in un sistema di cura psichiatrica è una enorme sfida sia sotto un profilo di Risk Assessment che di Risk Management.

La Struttura Residenziale Psichiatrica “Colle Cesarano” rappresenta nel centro/sud Italia un enorme centro assistenziale. Vengono presi in carico ogni anno quasi 1000 persone con patologia psichiatrica in fase di acuzie strutturando, per ognuno di essi, percorsi riabilitati integrati interni e esterni alla struttura stessa. Far crescere la dimensione di sicurezza in una realtà sanitaria cosi composita è stato un esperimento gestionale innovativo alla luce, innanzitutto, del semplice dato numerico che la realtà “Colle Cesarano” offre.

Qualcosa di nuovo in ambito di Clinical Risk Management doveva essere attuato, una strategia maggiormente centrata sulla dimensione e sui percorsi appariva necessaria.
Porre al centro di ogni processo organizzativo la gestione del rischio è stata la vera svolta del percorso. Una scelta chiara, una visione pulita dell’obiettivo “Safety” da parte del Board ai componenti del Team operativo ha rappresentato il tangibile cambiamento.

Un’attività quotidiana, sistematica ed integrata, di Clinical Risk Assessment e Management ha prodotto nel corso di tre anni di attività una netta diminuzione degli eventi avversi ed un significativo amento delle segnalazioni dei near miss. La nuova sensibilità creata in tutti gli operatori, ha creato un contesto di lavoro “no blame” che si comporta da amplificatore permanente sulla prevenzione e sulla dimensione di Alert che ogni operatore deve avere. Le classiche leve utilizzate in ogni percorso di Clinical Risk Management sono state potenziate e stressate al fine di compattare l’organizzazione verso un unico obiettivo.

Non esistono sistemi sanitari a rischio zero, ancor più se si occupano di disabilità psichiatriche, esistono nondimeno sistemi sanitari che scelgono di spendere energie verso una visione.”

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