Posts by Colle Cesarano

Con l’avvicinarsi del Natale, gli ospiti di Colle Cesarano hanno espresso il desiderio di dare forma ai passi in avanti che le attività riabilitative che seguono permettono loro di compiere, giorno dopo giorno.

Hanno deciso, pertanto, di riproporre l’evento che tanto entusiasmo ha suscitato lo scorso anno, abbinando al mercatino di Natale, con oggetti prodotti da loro stessi, un concerto dal vivo.

L’obiettivo è quello di lasciarsi alle spalle gli imbarazzi e le inadeguatezze e regalare al pubblico un assaggio della propria sensibilità umana e artistica.

L’appuntamento è per venerdì 20 Dicembre alle 16.00, presso la sala convegni di Colle Cesarano.

Il Risk management in psichiatria sta diventando un tema sempre più attuale.
Approfondiremo il discorso con un importante evento presso la nostra struttura che si terrà il 5 giugno 2020.
Sarà un’importante occasione di confronto, approfondimento e scambio di idee per tutti i professionisti del settore.

Per informazioni tel. 0774 500110

Crediamo davvero che il disagio o l’insorgenza di un disturbo psichiatrico siano
questioni che non ci toccano da vicino?
Crediamo che i ritmi di vita così elevati, gli obiettivi performanti che la società ci richiede,
l’instabilità emotivo/relazionale, il mobbing lavorativo, uno shock, un’ansia che ci blocca,
siano argomenti che non ci possano colpite in prima persona?

Il Ministero Della Salute dice che Con l’espressione salute mentale si fa riferimento ad uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

Per il 10 Ottobre di ogni anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indetto la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Tale ricorrenza ha come obiettivo quello di sensibilizzare ed informare tutti riguardo un argomento ancora poco conosciuto e purtroppo ancora molto stigmatizzato.
“La salute mentale è parte integrante della salute generale di un individuo ma questo, per la società in cui viviamo, è ancora troppo spesso considerato un argomento tabù. I disturbi psichici rappresentano il 30% di tutte le disabilità e si registrano dati sempre in crescita con esordi sempre più precoci – spiega la
dott.ssa Virginia Russo, tecnico della riabilitazione di Colle Cesarano.

L’OMS, nelle sue proiezioni per il 2020, ha indicato che il  numero degli utenti affetti da disturbi mentali è destinato ad aumentare: si stima infatti che la percentuale dei bambini e degli adolescenti che avranno bisogno di un supporto psicologico o psichiatrico si aggirerà attorno al 20%.
“Alla luce di questi dati nasce l’esigenza di insegnare ad individuare gli elementi essenziali per prevenire o trattare in modo tempestivo l’insorgenza del disagio, affinché non si sottovalutino i primi segnali d’allarme e non si permetta al disturbo di cronicizzarsi, rendendo meno efficace qualsiasi tipo di trattamento – spiega la dott.ssa Daniela Ruggiero, psicologa psicoterapeuta e responsabile delle attività riabilitative di Colle Cesarano- Effettuare una diagnosi precoce, infatti, favorisce l’accesso alle cure, a personale specializzato e a strutture dedicate. Chiedere aiuto non deve più rappresentare una vergogna o incutere timore, bensì bisogna iniziare a comprendere che il primo fondamentale passo per affrontare il problema è la comprensione e l’accettazione di una situazione psicologica sofferente. I disturbi psichici sono curabili, non tutti sono guaribili, ma è possibile vivere una vita funzionale e dignitosa se sostenuti da terapie e professionisti adeguati – conclude l’esperta.

“Sono triste, depresso”, “Vorrei essere morto”, “Mi sento solo”, “Non riesco a fare nulla”, “Non posso più andare avanti così”, “Sono un perdente”, “Gli altri staranno meglio senza di me”

Sono alcuni dei principali segnali di allarme che ci possono aiutare a capire che una persona sta soffrendo, al punto di meditare un suicidio.
Le persone a rischio suicidio spesso riferiscono cambiamenti marcati del tono dell’umore, mancanza di motivazione nel vivere e della non identificazione del senso della vita.
Ma il suicidio si può prevenire.
La maggior parte degli individui con rischio di suicidio vuole assolutamente vivere ma non riesce, però, a trovare possibili alternative ai propri problemi.
La maggior parte di loro emette chiari segnali della loro intenzione suicida, ma spesso gli altri non ne colgono il significato, oppure non sanno come rispondere alla loro richiesta d’aiuto.
Parlare del suicidio non induce nell’altro un proposito suicidario; al contrario, l’individuo in crisi e che pensa al gesto si sente sollevato dal poterne parlare, ed ha l’opportunità di sperimentare un contatto empatico.
Il suicidio affligge profondamente gli individui, le famiglie, i luoghi di lavoro, la comunità e la società nel suo complesso.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera il suicidio come un problema complesso, non ascrivibile ad una sola causa o ad un motivo preciso.
Deriva da una complessa interazione di fattori biologici, genetici, psicologici, sociali, culturali ed ambientali. Il suicidio, nell’ambito della salute pubblica, è un grave problema che potrebbe essere in gran parte prevenuto; costituisce la causa di circa un milione di morti ogni anno.
Ognuno di noi dovrebbe saper riconoscere i segnali d’allarme per il suicidio.
IMPARIAMO A RICONOSCERLI!

Si è concluso per i nostri ospiti il primo corso di Zooantropologia didattica “Conoscendo si può”.
La zooantropologia didattica studia il valore formativo della relazione con gli amici a 4 zampe, riconoscendo i benefici, in ambito educativo e didattico derivanti dal contatto con il mondo dell’animale.
Ai nostri ospiti sono stati proposti una serie di incontri presso la struttura di Colle Cesarano, tenuti da Simone Piacentini, istruttore cinofilo SIUA.

Gli incontri hanno previsto un approccio diretto con il cane, grazie al quale i nostri ospiti hanno potuto mettere in pratica la costruzione di giochi per animali domestici, sperimentare le proprie capacità e dare vita a veri e proprio progetti personali.
Verso il termine del percorso c’è stata un’attività di volontariato con cani meno fortunati.
Al termine del ciclo di incontri, i partecipanti hanno superato una prova teorica e una pratica presso il Canile Comunale “G. Ruffini” di Valmontone.
Desiderio di imparare, amore per gli animali e impegno sono le costanti che hanno guidato il loro lavoro.
Una esperienza riabilitativa molto positiva per i nostri ospiti che hanno avuto l’occasione di portare a termine un percorso, prepararsi e superare delle prove e confrontarsi con il mondo esterno.