31 ospiti di Colle Cesarano, accompagnati da 6 operatori tra tecnici di psicologia e infermieri, sono in partenza per un soggiorno estivo in Umbria.
4 giorni (sino a venerdì 28 giugno prossimo) da trascorrere nella Country House Villa Pascolo, a Costacciaro (Pg).
Preparare la valigia, mettersi in viaggio, raggiungere una meta di vacanza, fare un tuffo in piscina o una passeggiata nella natura…
Tutti gesti “normali” che molte famiglie stanno compiendo in questi giorni d’estate, ma che normali non sono per ragazzi e ragazze che, a causa della malattia, sono spesso dimenticati dai famigliari, considerati un peso e limitati nelle proprie azioni.
Ma che, invece, grazie all’equipe sanitaria di Colle Cesarano possono concedersi il “diritto” alla vacanza.
“Per il raggiungimento della piena autonomia ed integrazione sociale della persona i soggiorni estivi rappresentano un’importante strumento di arricchimento dell’ospite stesso, un’occasione di scambio che permette di vivere un’esperienza ricreativa al’ interno di un gruppo in un contesto di vacanza”– spiega la dottoressa Mariluce Carlucci, psicologa di Colle Cesarano– “Una prospettiva per gli operatori di vedere gli ospiti fuori dalle comunità, inseriti nella quotidianità, nelle relazioni con l’altro che non è l’operatore o il familiare. Il soggiorno permette loro di rivedersi e sentirsi nuovamente parte della società immersi in un luogo di relax e di vacanza” prosegue la dottoressa.
La vacanza offre al paziente di uno spazio individuale/di gruppo esterno e pur protetto, dove ‘giocare’ e modulare la relazione con l’operatore e gli altri ospiti della comunità per provare a rispondere ad alcuni bisogni: quello di sperimentarsi, di proporre contenuti personali (emozioni, vissuti, aspettative, ansie e paure…), di ‘affrancarsi’ per qualche momento dalla fatica della convivenza con gli altri, di introdurre spunti di autonomia o, al contrario, di concedersi uno spazio di condivisione con gli altri ospiti in un contesto “diverso” dalla comunità terapeutica.
Un’esperienza positiva di condivisione come può essere un soggiorno estivo riesce poi a promuovere e migliorare le relazioni interpersonali tra gli ospiti della comunità, fornendo loro la possibilità di condividere esperienze, informazioni culturali, emozioni, attività di gruppo. Ma anche favorire l’autonomia personale del singolo, il senso di appartenenza ad un gruppo, imparare a gestire il tempo e gli spazi in un contesto “altro” rispetto a quello della comunità.